Ruta Patavina  

 Asparagus acutifolius

   

 

 

 

 

 



 


 

 

L'asparago selvatico (Asparagus acutifolius) è una pianta della famiglia delle Liliaceae reperibile in tutto il bacino Mediterraneo. I nomi comuni "Asparago spinoso" e "Asparago pungente" derivano dalle caratteristiche spine poste alla base dell'apparato foliare, caratteristica comune nelle piante della Macchia Mediterranea.

Da non confondersi con il luppolo selvatico o con i germogli di pungitopo (entrambi chiamati anche "asparagi selvatici"), i cui germogli vengono ancora oggi raccolti a primavera nelle campagne e nei luoghi incolti per farne ottimi risotti, frittate e minestre.

In Primavera genera dei piccoli fiori bianchi profumatissimi a grappoli da cui si generano bacche rosse di piccole dimensioni. In alcune regioni mediterranee la fioritura avviene in tarda estate, spesso dopo abbondanti temporali, in questo caso le bacche raggiungono la piena maturazione nel corso dell'inverno.

Asparagus acutifolius L.

Sinonimi
Asparagus corruda Scop.
Asparagus ambiguus De Not.
Asparagus commutatus Ten.


Tassonomia
Regno:Plantae
Divisione:Magnoliophyta
Classe:Liliopsida
Ordine:Liliales
Famiglia:Liliaceae

Nome italiano
Asparago spinoso,asparago pungente,asparagina.

Etimologia
Probabile derivazione dal greco Sparassien che significa strappare, per la presenza di spine oppure da asparagos (da spargaô: è rigonfio). Acutifolius = foglie aguzze fa riferimento ai rami trasformati in foglie appuntite.

Descrizione
Pianta perenne, formante cespugli pungenti, che si sviluppano da rizomi sotterranei striscianti, legnosa a maturità ma con fusti giovani che si sviluppano in altezza diventando simili a liane che si abbarbicano alle piante vicine, questi giovani fusti si chiamano turioni e sono commestibili, spuntano alla fine dell'inverno fino a primavera inoltrata.

Foglie
Le foglie sono le squame presenti nel fusto principale e ben visibili nei turioni; i cladodi (o cladofilli) sono invece dei veri e propri rami, modificati in modo da poter svolgere la fotosintesi, che diversamente non viene svolta dalle foglie. Questi rami modificati sono costituiti da strutture piccole, aghiformi con punta acuminata, riunite in mazzetti.

Fiori
I fiori sono dioici (fiori maschili e femminili portati da piante diverse) e sono di colore giallastro, piccoli e di cattivo odore, da quelli femminili si formeranno i frutti.

Frutti
Sono piccole bacche tonde di colore verde, che diventano neratre a maturità, e sono tossiche.

Periodo di fioritura
Agosto - Settembre

Territorio di crescita
L'asparago cresce in tutte le regioni italiane fino a 1300m, ad eccezione di Piemonte, Val d'Aosta e Trentino

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Habitat
Boschetti di latifoglia e aghifoglia, terreni incolti, uliveti e territori colpiti da incendi.

Somiglianze e varietà
Asparagus aphyllus
Asparagus albus
Asparagus officinalis
Asparagus tenuifolius

Specie protetta
In alcune regioni è permessa la raccolta solo per un tempo determinato. Ma normalmente la quantità massima di raccolta è limitata ad 1kg, come ad esempio per il Lazio (L.R. 32/98).


Costituenti chimici
L'asparago è ricco di vitamina A, B1, B2, C, sali di potassio, aminoacidi come arginina e tirosina, acido succinico, asparagina che è un mono-ammide dell'acido aspartico.

Uso Alimentare
Al pari dell'asparago coltivato, si consumano i turioni, che hanno un sapore più marcato e leggermente amarognolo. Si usano cotti e conditi con olio e limone, in minestre, pasta e risotti, ma la ricetta più usata nell'area mediterranea sono le frittate di asparagi selvatici. In Romagna si mangiano crudi nelle insalate, in Toscana e Sardegna si conservano sott'olio.

Uso Cosmetologico
Viene usato per l'eliminazione dei liquidi e delle tossine aiutando a combattere la cellulite, a purificare e rendere luminosa la pelle.

Uso Farmacologico
Gli asparagi, combattono l'anemia, stimolano la funzionalità epatica e renale, rendono più fluido il sangue.

Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico.

Medicina alternativa e Curiosità
I turioni eduli hanno ben note proprietà diuretiche, nonché aperitive, antiedemigene, antireumatiche, depurative e lassative; dalle radici essiccate si può ricavare una tintura madre con proprietà depurative, dimagranti ed antinfiammatorie.
L'assunzione di asparagi selvatici porta con se una sgradevole conseguenza non a tutti nota, i reni eliminano una sostanza conosciuta come metilcaptano che presenta un forte e fetido odore, talmente penetrante da lasciare del tutto imbarazzato e sbalordito persino l'ignaro consumatore, quando dopo alcune ore dal pasto svuota la vescica dalle urine.
Nell'ambito della medicina popolare toscana, i turioni sono impiegati per preparare un decotto, il quale assunto oralmente esercita un'azione diuretica ed antinfiammatoria.
 

Foto riprese sui Colli Euganei - Monte Ceva
da Paola Polato

Fonti: Wikipedia - sito www.funghiitaliani.it